
Approvato il 23.12.2015 il testo definitivo della legge di Stabilità 2016 che consente ai professionisti di accedere ai fondi europei 2014-2020.
L’Unione Europea già da tempo si era orientata per assimilare i professionisti alle piccole e medie imprese data la loro importante rilevanza economica. Anche molte Regioni italiane avevano già recepito tale orientamento nei Programmi Operativi Regionali FSE e FESR 2014-2020. La Legge di Stabilità 2016, qualora venisse confermata la norma approvata dal Senato, obbliga ora tutte le Regioni a recepire l’orientamento comunitario e consentire quindi l’accesso ai fondi europei anche ai professionisti.
Approvato la Legge di stabilità 2016 che prevede al comma 821 dell’art. 1 che l’accesso ai fondi europei sia estesa anche ai liberi professionisti. Il testo modifica l’art. 41 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, aggiungendo il seguente comma che equipara i liberi professionisti alle piccole – medie imprese:
“I Piani operativi POR e PON del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), rientranti nella programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020, si intendono estesi anche ai liberi professionisti, in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, dal titolo I dell’allegato alla raccomandazione 2013/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2013, e dall’articolo 2, punto 28), del regolamento (UE) n. 1303/ 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, ed espressamente individuati, dalle Linee d’azione per le libere professioni del Piano d’azione imprenditorialità 2020, come destinatari a tutti gli effetti dei fondi europei stanziati fino al 2020, sia diretti che erogati tramite Stati e regioni.”
A prescindere dalla volontà del legislatore nazionale va comunque apprezzato lo sforzo che le singole regioni hanno già fatto autonomamente includendo i professionisti in alcuni bandi regionali a valere sui fondi Europei 2014-2020 del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e del FSE (Fondo Sociale Europeo).
Riportiamo di seguito un elenco (non esaustivo) dei bandi regionali ad oggi pubblicati che sono accessibili ai professionisti:
- Provincia di Bolzano – Agevolazioni per l’avvio di nuove attività
- Provincia di Trento – Co-manager
- Regione Abruzzo – Microcredito FSE
- Regione Calabria – Fondo di garanzia per operazioni di microcredito
- Regione Campania – Fondo Microcredito FSE – Credito d’imposta per assunzione di personale a tempo indeterminato – Credito d’imposta per nuovi investimenti
- Regione Friuli Venezia Giulia – Auto-imprenditorialità di soggetti in situazioni di svantaggio occupazionale – Avvio e funzionamento dei primi tre anni di attività
- Regione Lazio – Fondo Microcredito – Finanziamenti per la ricerca e l’innovazione – Italia Lavoro- W2W – Staffetta Generazionale – Avviso pubblico rivolto ai datori di lavoro
- Regione Lombardia – Progetto Manager di rete – Credito Adesso – Start e Restart
- Regione Piemonte – Interventi per la nascita e lo sviluppo del “lavoro autonomo”- Italia Lavoro – Staffetta generazionale
- Regione Puglia – Microcredito/MicroPrestito d’Impresa
- Regione Toscana – Praticantati retribuiti – Fondo giovani professionisti – Giovani coworkers
- Regione Val D’Aosta – Sostegno alle persone con meno di 35 anni nell’avvio di attività professionali in forma individuale o associata
- Regione Veneto – Mettiti in moto! Neet vs Yeet – Le opportunità per i giovani in Veneto
Ci si aspetta ora che tutte le Regioni si adeguino e quindi anche le Regioni sinora assenti emanino bandi aperti anche ai professionisti.
Anche le misure a sostegno dell’imprenditorialità giovanile dell’iniziativa Comunitaria Garanzia Giovani (SelfieEmployment) attivate su tutto il territorio nazionale da Invitalia Spa a partire da metà gennaio 2016, prevedono la possibilità di accesso ai benefici (prestito senza interessi né garanzie personali da Euro 5.000 ad euro 50.000) ai giovani NEET che intendono intraprendere un’attività libero professionale anche sotto forma di studio associato o società tra professionisti.
È indubbio che le libere professioni apportino un contributo significativo alla creazione e alla conservazione di importanti infrastrutture della società.
Secondo l’Unione europea, le libere professioni forniscono servizi importanti per le imprese e i consumatori europei.
Al fine di dare loro pari sostegno rispetto alle imprese, nei documenti della programmazione dei fondi comunitari si inizia a parlare per la prima volta anche di “libere professioni”, come beneficiari dei fondi comunitari, sia diretti che indiretti.
Attuare una serie di misure in differenti ambiti tra i quali l’accesso ai finanziamenti attraverso la creazione di un mercato europeo per il microcredito al fine di supportare le PMI e i Liberi Professionisti dell’Unione, è l’obiettivo del progetto “Imprenditorialità 2020”.
Di seguito alcune delle opportunità che i professionisti possono cogliere attraverso la partecipazione ai bandi Europei a gestione diretta della Commissione Europea:
- COSME per la competitività delle imprese e le PMI
- Erasmus per Giovani Imprenditori e Professionisti
- EURES The European Job Mobility Portal
- ERASMUS PLUS per l’istruzione, la formazione, i giovani e lo sport
- HORIZON 2020, Programma europeo per la ricerca e l’innovazione
- HORIZON 2020 – Candidature per esperti indipendenti
- Azioni Marie Sklodowska Curie, formazione e mobilità dei ricercatori
- Esperti e Coach nello SME Instrument di Horizon 2020
- Terzo programma UE per la salute
- Europa Creativa
- LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima
- Programmi di aiuto esterno UE verso i paesi terzi
Per approfondimenti “I fondi europei 2014-2020 per professionisti. Come finanziare uno studio professionale singolo, associato o Società tra professionisti” di Bartolomei G. e Marcozzi A, edito da EPC, settembre 2015.