
Il Ministero dello Sviluppo Economico intende proseguire il suo impegno a supporto delle startup innovative attraverso l’iniziativa Smart&Start Italia.
Il Ministro Federica Guidi ha firmato il decreto che prevede il rifinanziamento per 20 milioni a favore delle startup innovative del Centronord Italia. Il provvedimento riguarda le aziende situate nelle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Molise e Abruzzo (escluso il cosiddetto territorio del cratere sismico aquilano). Le risorse sono trasferite ad Invitalia che provvederà a erogare i finanziamenti.
Il finanziamento straordinario, che sarà gestito, quindi, da Invitalia, sarà alimentato dal Fondo per la crescita sostenibile, sezione riservata al finanziamento degli interventi in favore della startup innovative.
Il programma di sostegno alle startup italiane del Ministero dello Sviluppo Economico, “Smart&Start Italia” è stato lanciato a febbraio di quest’anno con un fondo di 250 milioni di euro.
Il programma Smart&Start Italia sostiene la nascita e la crescita delle start-up innovative ad alto contenuto tecnologico per promuovere una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, per valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e per incoraggiare il rientro dei “cervelli” dall’estero.
Nel 2014, con la prima edizione dedicata alle sole regioni del Mezzogiorno, Smart&Start ha finanziato 442 imprese, per un totale di 75,4 milioni di agevolazioni concesse.
Smart&Start Italia, invece, è un incentivo del Ministero dello Sviluppo Economico che con il DM 24 settembre 2014, ha rinnovato le agevolazioni per le startup innovative estendendole all’intero territorio nazionale.
A chi si rivolge
A start-up innovative di piccola dimensione già iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese.
Per start-up innovative si intendono le imprese che rispondono a precisi requisiti di legge tra cui:
- società di capitali costituite da non più di 48 mesi;
- che offrono prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
- con valore della produzione fino a 5 milioni di euro.
A team di persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa in Italia, anche se residenti all’estero o di nazionalità straniera.
Attività ammesse
Produzione di beni ed erogazione di servizi, che:
- si caratterizzano per il forte contenuto tecnologico e innovativo
e/o
- si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale
e/o
- si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
N.B. Sono escluse le attività di produzione primaria dei prodotti agricoli.
Cosa finanzia
Progetti che prevedono programmi di spesa, di importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro, per beni di investimento e/o per costi di gestione.
Tra le principali voci di spesa ammissibili:
- per gli investimenti: impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche; componenti HW e SW; brevetti, licenze, knowhow; consulenze specialistiche tecnologiche;
- per la gestione: personale dipendente e collaboratori; licenze e diritti per titoli di proprietà industriale; servizi di accelerazione; canoni di leasing; interessi su finanziamenti esterni.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 2 anni successivi alla stipula del contratto di finanziamento.
Agevolazioni finanziarie
Un mutuo senza interessi, il cui valore può arrivare:
- fino all’80% delle spese ammissibili (max € 1.200.000), nel caso in cui la start-up abbia una compagine costituita da giovani e/o donne o abbia tra i soci un dottore di ricerca che rientra dall’estero.
- fino al 70% delle spese ammissibili (max € 1.050.000) negli altri casi.
Una quota a fondo perduto per le start-up localizzate in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano che restituiscono solo l’80% del mutuo agevolato ricevuto.
Agevolazioni reali
Le start-up costituite da meno di 12 mesi beneficiano di servizi di tutoring tecnico-gestionale. I servizi di tutoring, individuati in base alle caratteristiche delle start-up, sono finalizzati a sostenere la fase di avvio.
Si tratta di servizi specialistici (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, gestione dell’innovazione, altro) che possono includere anche scambi con realtà di rilievo internazionale.
Nella recente “Relazione annuale al Parlamento sullo stato di attuazione della normativa a sostegno delle startup e delle PMI innovative”, presentata dal MiSE, risultano attive in tutto il Paese più di 5000 startup innovative per 24 mila occupati.
Il prossimo obiettivo è quello di arrivare a 7500 startup innovative, entro il 2017. Al 23 dicembre 2015, il Fondo Smart&Start Italia ha ammesso ai finanziamenti 199 progetti, per un totale di 102.243.944 milioni di euro.
Per saperne di più su queste ed altre opportunità riservate alle startup e PMI innovative “Come finanziare una start-up innovativa” di Bartolomei G. e Marcozzi A, edito da EPC, ristampa luglio 2015.