
Sostegno allo start up, allo sviluppo e alla continuità di impresa nelle aree di crisi produttiva
POR Marche FESR 2014/2020 – Asse 3 – Azione 7.1
Sono di seguito indicati i programmi e le aree ammissibili, i soggetti beneficiari, le risorse economiche disponibili e le date di apertura del Bando Aree di crisi della Regione Marche.
Sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti tipologie progettuali:
A) Progetti di startup d’impresa costituite da non oltre 3 anni ed attive (escluse imprese individuali);
B1) Progetti di investimento produttivi riconducibili ad uno dei seguenti ambiti di intervento:
- creazione di una nuova unità produttiva da parte di un’impresa esistente;
- ampliamento di un’unità produttiva esistente;
- diversificazione della produzione mediante prodotti aggiuntivi;
- acquisizione di attivi di uno stabilimento che è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato.
B2) Progetti di rilocalizzazione della produzione Made in Italy (“Reshoring”) volti alla realizzazione di nuovi impianti di produzione, capaci di generare nuova occupazione, aventi un forte impatto economico non solo per l’impresa proponente, ma per tutta la catena della subfornitura. Le imprese proponenti debbono avere i seguenti requisiti:
- operare nella produzione di beni del “made in italy”;
- avere delocalizzato all’estero la produzione, anche se a partecipazione o controllo estero;
- non essere attive, ovvero non avere unità produttiva, in ambito regionale.
C) Progetti di innovazione dell’organizzazione dell’impresa, solo in funzione sussidiaria e complementare a progetti di investimento produttivo di cui al punto B);
D) Progetti di trasferimento d’impresa (Over 60) volti a favorire la continuità aziendale e lo sviluppo dell’impresa in transizione mediante percorsi di gestione del trasferimento della proprietà aziendale sia verso eredi o successori individuati in ambito familiare, sia verso acquirenti interni (lavoratori) o verso il management.
Soggetti Beneficiari
Possono partecipare al Bando le imprese (micro, piccole e/o medie, anche cooperative), con:
- unità produttiva sede dell’investimento ubicata in una delle tre aree di crisi;
- attività economica, principale o secondaria di cui ai codici ATECO 2007 indicati nel bando;
- programma occupazionale finalizzato al mantenimento e/o incremento dell’occupazione.
Aree ammissibili, risorse disponibili e date apertura del bando
Area di crisi ammesse ai benefici | Risorse disponibili | Apertura bando |
Area di crisi AdP ex A. Merloni | 5.519.480,52 | Dal 13 luglio 2016 |
Area di crisi della Provincia di Pesaro Urbino | 5.623.376,62 | Dal 13 luglio 2016 |
Area di crisi del Piceno | 5.857.142,86 | Dal 2 ottobre 2017 |
Cumulabilità
I contributi del bando sono cumulabili con le agevolazioni non qualificabili come aiuti di Stato, ad esempio con le agevolazioni concesse sotto forma di garanzia dai Confidi e con il credito di imposta.
Investimenti ammissibili e contributi
Progetti di Start up d’impresa
A) spese relative all’immobile:
- l’acquisto di un’immobile esistente e connessa ristrutturazione e adeguamento, o per la ristrutturazione di immobile di proprietà destinato all’attività aziendale, o in alternativa
- le spese per la locazione di spazi e strutture idonee per l’insediamento della nuova impresa. In tal caso sono escluse le spese di adeguamento dei locali.
Non è ammessa la ristrutturazione e adeguamento di immobili in locazione.
B) attivi materiali (macchinari, impianti, hardware ed attrezzature varie), strettamente necessari al ciclo di produzione/erogazione dei servizi (anche beni usati).
C) programmi informatici;
D) attivi immateriali – brevetti, licenze, know‐how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi;
E) spese di marketing e per attività promo-pubblicitarie;
F) servizi di consulenza.
Costo complessivo dei progetti ammissibili
Il costo del progetto dovrà essere compreso tra un minimo di € 75.000,00 ed un massimo di € 400.000,00.
Tipologia e intensità di aiuto
Contributo in conto capitale a pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile per la realizzazione del progetto, elevabile al 50% in caso di start up i cui investimenti siano localizzati in uno dei Comuni di cui alla Carta degli aiuti a finalità regionale ex art. 107.3c.
Progetti di investimento produttivo e di rilocalizzazione della produzione made in Italy (“Reshoring”)
A) Suolo Aziendale e sue sistemazioni (nel limite del 10% dell’investimento complessivo).
B) Opere murarie ed assimilate, immobili destinati ad infrastrutture specifiche aziendali: costruzione dell’immobile, acquisto di un immobile esistente e connessa ristrutturazione e adeguamento, oppure per la ristrutturazione dell’immobile di proprietà destinato all’attività aziendale. Non è ammessa la ristrutturazione e adeguamento di immobili in locazione.
C) Attivi materiali (macchinari, impianti, hardware ed attrezzature varie), strettamente necessari al ciclo di produzione/erogazione dei servizi (anche beni usati).
D) Programmi informatici.
E) Attivi immateriali – brevetti, licenze, know‐how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
F) Servizi di consulenza (max 5% del totale).
Costo complessivo dei progetti ammissibili
Il costo del progetto dovrà essere compreso tra un minimo di € 150.000,00 ed un massimo di € 1.500.000,00.
Tipologia e intensità di aiuto Reg. (UE) 651/2014. (*) % aumentata per le aree 107.3.c.
Dimensione impresa | Servizi di consulenza | Investimenti materiali e immateriali | |
Incremento occupazionale non derivante da mobilità | Incremento occupazionale derivante da mobilità | ||
Micro e piccole imprese |
50% |
15-25% (*) |
20-30% (*) |
Medie imprese |
8-15% (*) |
10-20% (*) |
Incremento Occupazionale
I progetti presentati da start up e i progetti di investimento produttivo per la rilocalizzazione (“Reshoring”) totale o parziale della produzione del “Made in Italy” nel territorio regionale debbono prevedere necessariamente, ai fini dell’ammissibilità a contributo, un incremento dell’occupazione di una unità a tempo indeterminato e a tempo pieno ogni 200.000,00 euro di investimento.
Progetti di innovazione dell’organizzazione dell’impres
A) Strumenti, attrezzature e macchinari di nuova fabbricazione strettamente connessi e funzionali alla realizzazione del progetto di innovazione dell’organizzazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di innovazione.
B) Costi di ricerca contrattuale, competenze e brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché servizi di consulenza specialistici e altri servizi equipollenti strettamente funzionali alla realizzazione dell’attività di innovazione.
C) Costi dei materiali direttamente imputabili al progetto di innovazione.
D) Spese relative al personale dipendente, limitatamente a ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario (max del 15% del totale delle spese ammissibili).
Costo complessivo dei progetti ammissibili
Il costo del progetto di innovazione non potrà superare il 20% dell’ammontare del progetto nel suo complesso (investimento produttivo + innovazione dell’organizzazione).
Tipologia e intensità di aiuto
Contributo in conto capitale pari al 50% del totale dei costi e delle spese ammissibili riferite al progetto di innovazione.
Progetti di trasferimento d’impresa per favorirne la continuità aziendale
A) Acquisizione di servizi di Temporary management (dipendente o fornito da società di consulenza).
B) Attività di formazione tramite voucher per percorsi formativi Catalogo regionale FORMICA.
C) Investimenti materiali e/o immateriali.
D) Attivi materiali: macchinari, impianti, hardware ed attrezzature varie (anche usati).
E) Programmi informatici.
F) Attivi immateriali: brevetti, licenze, know‐how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
G) Sostegno finanziario all’operazione di trasferimento di impresa: oneri notarili ed altri costi connessi al capitale sociale.
H) Progettazione piano di sviluppo dell’impresa (max 2% del totale delle spese ammissibili).
Costo complessivo dei progetti ammissibili
Il costo complessivo del progetto ammesso alle agevolazioni dovrà essere compreso tra un minimo di € 100.000,00 ed un massimo di € 300.000,00.
Tipologia e intensità di aiuto
Contributo in conto capitale, nei limiti della regola de minimis, secondo i limiti percentuali e assoluti riportati nella tabella seguente.
Progetti di trasferimento d’impresa – Tipologia e intensità di aiuto
Azione |
Tipologia contributo |
Entità agevolazione |
||
Intensità di aiuto |
Importo massimo contributo |
|||
Progettazione piano di sviluppo complessivo |
Contributo |
40% |
||
Assunzione di Manager o Servizi di consulenza |
Assunzione Manager Temporaneo |
Contributo all’assunzione |
40% |
€ 30.000,00 |
Servizi di consulenzaAziendale Specialistici |
Contributo |
40% |
€ 20.000,00 |
|
Attività di formazione di eredi/successori |
Voucher |
80% del costo totale di ogni voucher |
€ 1.320,00(circa per ogni voucher) |
|
Investimenti materiali e/o immateriali |
Contributo in c/capitale |
25% |
€ 100.000,00 |
|
Sostegno finanziario all’operazione di trasferimento |
1) Contributo su oneri notarili |
50% |
||
2) Contributo a fondo perduto |
|
€ 5.000,00 |
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